In un recente articolo, la BBC far luce sul ruolo crescente delle reti nel settore agricolo, sottolineandone l’impatto trasformativo sulla produzione di frutta. Storicamente, mentre le reti sono state parte integrante dell’agricoltura orticola, soprattutto in settori ad alto valore come la produzione di sementi, la loro applicazione nella frutticoltura è un fenomeno relativamente recente.
L'articolo cita Mirella Aoun, agronoma e ricercatrice presso la Bishop's University del Quebec, Canada, che ha dedicato oltre un decennio allo studio delle reti agricole. Sottolinea che inizialmente i produttori di frutta hanno adottato le reti salvaguardare gli alberi dai danni della grandine. Tuttavia, la tendenza attuale si orienta verso reti progettate per offrire protezione contro varie specie di insetti. Le specifiche del progetto, in particolare la dimensione della maglia di questi reti anti-insetti, sono adattati in base alle condizioni locali e alla natura delle minacce degli insetti.
Una sfida evidenziata dal rapporto della BBC è il potenziale delle reti di escludere inavvertitamente gli insetti utili, come gli impollinatori come le api. Per risolvere questo problema, alcuni agricoltori applicano le reti dopo il periodo di impollinazione oppure le aprono durante il giorno, introducendo contemporaneamente gli alveari nell’ambiente.
Il rapporto sottolinea anche il successo delle reti per alberi nelle regioni europee, in particolare nei meleti francesi e italiani. Queste reti, strategicamente drappeggiate sugli alberi di mele, limitano le attività dei parassiti come le tignole, consentendo agli agricoltori di combattere questi parassiti senza ricorrere a pesticidi chimici dannosi per l’ambiente. Viene citato il Prof. Aoun che sottolinea i vantaggi per il consumatore, rilevando che la riduzione dei residui di pesticidi derivanti dalle colture protette con rete è un vantaggio per i consumatori.
L’articolo della BBC tocca anche il ruolo delle reti nella mitigazione del cambiamento climatico. Con il riscaldamento del pianeta si è verificata una notevole recrudescenza di alcune specie di insetti e malattie. Le reti, in questo contesto, offrono uno scudo contro condizioni meteorologiche estreme, come gravi siccità e piogge torrenziali. Tuttavia, un potenziale svantaggio è la creazione di un microambiente più umido attorno agli alberi, che potrebbe essere dannoso nelle regioni suscettibili alle malattie fungine.
In termini di innovazione, l'articolo menziona lo sviluppo di reti idrofobiche che respingono l'acqua e di reti fotoselettive (colorate) che manipolano la penetrazione della luce, influenzando così la qualità dei frutti. I risultati della ricerca del Prof. Aoun, indicano che gli alberi sono protetti dai colori reti ombreggianti vengono evidenziati anche i frutti più grandi e più vivaci.
In conclusione, l’articolo della BBC sottolinea che, sebbene la rete offra una strada promettente per molti produttori di frutta, la sua adozione dipende da molteplici fattori, tra cui costi, affidabilità ed esigenze specifiche del frutteto. Con la minaccia incombente del cambiamento climatico, Il prof. Aoun è ottimista e afferma che le reti rappresentano il futuro della coltivazione protettiva.